Questo corso è un’introduzione ai concetti, alle teorie e agli strumenti analitici e valutativi dello studio delle politiche pubbliche. All’origine del corso vi è la domanda cognitiva di una scienza empirica che esplora e cerca di spiegare le regolarità insite nell’azione del governare (policy making). Lo studio delle politiche pubbliche, e questo corso, risponde all’interrogativo «come si governa?» per sviluppare un sapere scientifico che contribuisce a ridurre l’incertezza e la complessità insite nell’azione del governare, intesa come il tentativo di tradurre un’intenzione politica in un impatto sulla realtà e sui destinatari.
Già dalle origini (negli Stati Uniti degli anni Venti), questa branca della Scienza politica aspira a orientare chi governa, amministra, dirige l’intervento pubblico con l’ambizione cognitiva di costruire una «visione di insieme» che non è fornita da nessun’altra disciplina. Altri campi come il diritto, l’economia, la scienza dell’amministrazione, infatti, si soffermano, magari approfonditamente, su alcuni specifici aspetti, come le norme o le risorse, ma non sul sistema d’azione nel suo insieme. Questa competenza propria dell’esperta/o di politiche pubbliche viene sviluppata in questo corso attraverso dodici lezioni che trattano in sequenza i fondamenti, le teorie e i concetti emergenti e successivamente l’analisi dei processi per concludere con una sezione dedicata ai metodi di ricerca e alla valutazione dei risultati.
Si tratta una competenza divenuta quasi imprescindibile oggigiorno per chi vuole padroneggiare l’azione pubblica, costruirci un sapere funzionale all’esercizio delle cariche pubbliche elettive e dirigenziali, ma anche per la pratica di professioni fondate sull’analisi e la valutazione dell’intervento pubblico nelle agenzie private e negli enti pubblici.