In tutto il mondo obesità e diabete di tipo 2 sono in aumento e rientrano a pieno titolo tra le malattie cronico-degenerative che maggiormente influenzano la salute dei cittadini. E’ un rapporto molto stretto quello che lega queste due malattie, al punto che da qualche anno si parla di “diabesità”, una parola che accomuna le due patologie in un’unica malattia. Il controllo dei livelli di glicemia (lo zucchero nel sangue) entro valori normali è affidato ad un’azione efficiente dell’insulina; nell’obesità questa azione è deficitaria, dal momento che l’eccesso di tessuto adiposo determina insulino-resistenza, cioè una minore efficacia nell’azione dell’insulina nei tessuti periferici. Inoltre il tessuto adiposo in eccesso è in grado di indurre danno a livello delle beta cellule pancreatiche, deputate alla sintesi e rilascio di insulina. Oltre il 20% dei soggetti obesi è affetto da diabete di tipo 2, e sono percentualmente pochi i soggetti affetti da diabete di tipo 2 non in sovrappeso o obesi. Il corso ha l’obiettivo di far comprendere la fisiopatologia del tessuto adiposo per comprendere le basi dell’obesità nell’uomo, i meccanismi attraverso i quali un soggetto obeso sviluppa il diabete di tipo 2, evidenziando, in particolare, i danni pancreatici indotti da un eccesso di tessuto adiposo e i danni cardiovascolari responsabili dell’insorgenza delle complicanze del diabete di tipo 2. La comprensione delle basi molecolari e delle conseguenze negative del diabete mellito e dell’obesità nell’uomo, ottenuta attraverso l’integrazione della ricerca di base e dell’indagine clinica, è fondamentale per poter mettere in atto opportune strategie terapeutiche mirate a prevenire e/o curare la diabesità.